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Newsletter n.99 - Anno X
GOCCIAletter di GIUGNO 2013
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"...molti dicono, sì è giusto è vero, ma... il
sistema continua come prima, perché ciò che domina sono le dinamiche di un’economia e di una finanza carenti di etica. Quello che
comanda oggi non è l’Uomo, ma il Denaro." Papa Francesco |
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Un’altra festa si è conclusa... grazie a tutti!
È stata proprio una bella festa! È il momento dei grazie... Un grande ringraziamento a tutti i
volontari che hanno reso possibile questa giornata: a chi ha svuotato, lavato e pulito il capannone, a chi ha allestit il percorso d’accoglienza e i
mercatini e alle donne che hanno preparato da mangiare per tutti. Nonchè a Padre Gianni e al coro Estote Fortes per la bella e intensa celebrazione.
E a tutti voi che con la vostra partecipazione l’avete resa viva.
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Grazie Gianni e buon viaggio.
Un grande grazie a Padre Gianni per la sua ormai pluriennale e profonda amicizia.
Grazie, anche
quest’anno per l’intensità con cui ci hai fatto vivere la S.Messa della Festa della Goccia. Ti siamo vicini e ti auguriamo un buon
rientro nella tua missione in Congo. Arrivederci all’anno prossimo, ti aspettiamo!
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Novità dal capannone: divani.
Ci sono stati donati 3 bellissimi divani e una poltrona, nuovi. Potranno essere vostri con una piccola
offerta. Venite a vederli!
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Corriere della Goccia, 5a edizione
Ecco l’edizione del Corriere della Goccia 2013.
Quest’anno i nostri giovani hanno voluto raccontare l’Associazione dall’interno, attraverso le esperienze e le attività di cui sono
partecipi e testimoni.
Su questa pagina potete scaricare
l’edizione online, se invece preferite il cartaceo... venite a ritirarlo in sede! Abbiamo deciso di pubblicarlo a puntate con le newsletter; di
seguito trovate il primo articolo.
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UN SOL DI LEGNO
La lotta allo spreco che trasforma i rifiuti in
sorrisi
| Sono le 19.00 di un giorno qualunque, dopo una dura giornata in magazzino Ernesto chiude il portone dietro le sue spalle e va a casa. Tutto tace per alcuni secondi, il tempo di lasciargli varcare la soglia del cortile, poi... il magazzino si anima! Il giaccone di pelle appeso alla gruccia, che fu di un vecchio montanaro, prende il comando delle operazioni e invita a ballare un vecchio abito da sera appartenuto a chissà quale bellezza; i lampadari, che una volta illuminavano i salotti e i comodini durante lunghe notti passate a leggere... si accendono; le camicie si rimboccano le maniche; le scarpe iniziano a ballare; le radio e le televisioni dismesse fanno il resto. "Ehi tu -grida un vecchio specchio- non mi farò frantumare da un pallone usato che sa solo farsi prendere a calci!" "Ma... ma, io non sono usato, sono nuovo! Un bambino mi ha chiesto a Babbo Natale, poi non mi ha mai guardato". Dall’altra parte del magazzino storie simili si ripetono: magliette, boccette di shampoo, creme, quaderni, penne, cartellette, cose anche nuove, ma destinate alla discarica... Poi ci sono i grandi viaggiatori: quei temerari attraversano mille paesi pur di trovare qualcuno che li indossi, che li pulisca, che li prenda a calci o che li suoni! Si, suonare... Alle scuole medie chi non ha suonato il flauto o la pianola? Quelle a fiato, ma anche quelle belle sai: Yamaha, Kenwood... La storia di uno dei grandi viaggiatori è questa: nel 2008 parto per il Kenya per la prima volta, Ernesto mi dice di portare una grossa valigia e di lasciarla in un posto chiamato Kamiti... era una valigia grande come una cassa da morto! | Ma celava al suo interno una splendida pianola, seminuova... chissà se come per Michelangelo la scultura si cela dentro la roccia, così qualcosa di speciale deve ancora essere tirato fuori da quella pianola. Qualche giorno dopo sono in Kenya e scopro che Kamiti è il carcere: che ci faranno con una pianola? Passiamo lì la giornata e uno dei detenuti sa suonare, iniziano così canti balli e sorrisi, un po’ di svago in un’esistenza difficile... Qualche anno dopo torno, per restare a lavorare a Kamiti, un luogo che mi ha conquistato. Giovani volontari italiani vengono per fare volontariato ad agosto e io li porto dentro al carcere: la grande viaggiatrice ha trovato la sua casa, è ancora là, anche se un po’ rattoppata... mi dicono che hanno rischiato di perderla, ma hanno ricreato un contatto elettrico grazie a del fil di ferro, e messo un pezzo di legno al posto di un tasto. Così ancora una volta passiamo la giornata fra canti e balli... Ci sono anche storie meno romantiche, come quelle dei migliaia di campioni acquisto di quelli messi nei negozi per invogliarti al comprare un profumo nuovo, una crema nuova, ma la maggior parte dei quali verrebbe buttata via, ma che grazie alla Goccia rivive: viene rivenduto e si trasforma in un mattone dell’ospedale del Nepal, in una siringa o una flebo in Sud Sudan, o nel sorriso di un carcerato o di bambino di strada in Kenya.
La Goccia lotta contro lo spreco, e tu?
Emanuele Arosio |  |
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Associazione La Goccia
Onlus
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"Tutto
quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo
facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno" (Madre Teresa di
Calcutta) | | |
