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Newsletter n.113 - Anno XI
GOCCIA
letter
di
SETTEMBRE 2014
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"Ho stretto più mani in questi 20 giorni in Kenya, che in tutti i 20 anni della mia vita" |
Bentornati!!!
Sono ritornati entusiasti e carichi di emozioni i ragazzi reduci dal nostro campo in Kenya.
"Ho stretto più mani in questi 20 giorni in Kenya, che in tutti i 20 anni della mia vita" Queste le prime parole di Anna al suo rientro.
Domenica 19 Ottobre racconteranno, in un incontro aperto a tutti l’esperienza vissuta. Nella prossima newsletter troverete il programma della giornata. Vi aspettiamo numerosi!
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Campagna di Natale 2014
Come sempre a settembre, ecco riaffacciarsi il Natale.
Quest’anno una grande sfida ci attende: la realizzazione di un nuovo progetto in Kenya.
A breve, con la presentazione ufficiale della Campagna, riceverete i dettagli del nuovo impegno che la Goccia si è assunta.
Intanto, iniziate a spargere la voce tra chi può essere interessato ai nostri panettoni e pandori: voi, famigliari e amici, aziende, associazioni, gruppi missionari, parrocchie...
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Prodotti per l’inverno
Arriva la stagione fredda... ecco due proposte-goccia!
1) Per le tue labbra screpolate... sono meglio dei normali burri cacao: i blistex!
Puoi proporli ai tuoi colleghi e ai tuoi amici e se hai conoscenze in negozi, bar, palestre, ecc. invitali a partecipare alla campagna: esponendo delle scatolette e una locandina, possono aiutarci nella nostra raccolta fondi distribuendo questi prodotti. Guarda la locandina |
2) Per gli amanti della teiera... tè e tisane Pompadour!
Scopri la nostra proposta di tè e tisane: Tè nero zenzero e limone, Tè ai frutti di bosco, Tisana Snellente, Tisana Depurativa, Tisana Regolarità. Con un’offerta di 1 euro per 10 bustine, potrete riscaldare il vostro inverno!
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Occhio al trucco
Pubblichiamo un articolo estratto dal nostro giornalino Risorse Disumane.
Capita ad ogni donna di dare un tocco di colore al proprio viso con un fondotinta e una spolverata di ombretto, di lucidarsi le labbra
con un gloss o un rossetto, di provare le più strane combinazioni di colore con smalti vari... insomma di "farsi bella"
ricorrendo ai prodotti cosmetici. Il culto della bellezza ` forte e radicato, l’industria della cosmesi è competitiva e
accattivante nella presentazione dei nuovi prodotti. Ma ci siamo mai chiesti chi paga il prezzo della nostra presunta e tanto ricercata
bellezza? Una recente indagine pubblicata dal quotidiano australiano The Sidney Morning Herald ha messo in luce la provenienza di un
ingrediente fondamentale per l’industria cosmetica: la MICA, dietro al quale si cela una dinamica di sfruttamento di risorse minerarie,
ma soprattutto uno sfruttamento di giovani, anzi giovanissime, vite umane.
Anzitutto che cos’è la mica: si tratta di un minerale utilizzato in campo industriale e in numerosi prodotti di bellezza per
le sue caratteristiche di brillantezza, colore e luminosità, adoperato principalmente nella cosmesi naturale, con particolare
riferimento al make-up minerale. Il suo impiego riguarda principalmente ombretti, oltre che gloss e smalti; dona un tono luccicante e
luminoso ai rossetti, ai fondotinta e a molti dei prodotti per il trucco comunemente in vendita.
La mica bianca può essere utilizzata anche nei dentifrici, per il suo leggero effetto abrasivo nella pulizia della superficie
dei denti. Tale prodotto proviene dalle regioni più povere dell’India orientale e viene quotidianamente estratto da bambini di 12 anni o anche meno, costretti a lavorare in condizioni di sfruttamento, degrado e pericolo per la propria salute, esclusi dal diritto di ricevere un’istruzione.
| Attorno alla produzione della mica indiana vi sarebbe un vero e proprio giro criminale.
I piccoli lavoratori passano dure giornate nelle cave, in condizioni usuranti e pericolose, a causa dei frequenti crolli, dei possibili morsi degli scorpioni o degli attacchi dei serpenti. Sono costantemente esposti a tagli, ferite e abrasioni della pelle, oltre che a malattie respiratorie anche molto gravi, come la bronchite, la silicosi e l’asma. E poiché la maggior parte della produzione di mica in India è illegale, così come lo sfruttamento dei piccoli lavoratori, il prezzo che ne deriva risulta in netto contrasto con i guadagni garantiti dal commercio sul mercato internazionale:
1 kg di mica = 5 rupie = 0,08 $
(guadagno di un bambino-estrattore)
1 kg di mica = 1.000 $
(guadagno nel mercato internazionale)
Prima di acquistare il nuovo smalto di tendenza o il nuovo rossetto luccicante, ricordiamoci che il prezzo della nostra "bellezza" non deve essere pagato per nessuna ragione da bambini violati nei propri diritti.
Ricordiamoci che nessun ombretto, per quanto possa essere brillante o appariscente, vale il prezzo di giornate di fatica spese nelle cave, esposti ai morsi di scorpioni e serpenti.
Mentre l’ombretto con un po’ di struccante e acqua va via, le ore, i giorni, i mesi e gli anni rubati a queste giovani vite non possono essere restituite.Paola Manoni |
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"Tutto
quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo
facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno" (Madre Teresa di
Calcutta) | | |