ZAMBIA - "Cherished Home"
Una comunità per minori vittime di abusi a Lusaka
Anno di inizio
2023Contesto
Lo Zambia è il paese delle contraddizioni: ha immensi giacimenti di rame e cobalto, paesaggi mozzafiato sul fiume Zambesi e sulle cascate Vittoria, con alberghi a cinque stelle, eppure il 59% della popolazione vive con meno di 1,90 $ al giorno.
E’ uno dei paesi con la maggiore iniquità nella distribuzione dei redditi. Ci sono scuole da oltre 10mila $ l’anno e c’è chi a scuola non ci può andare perché non ha denaro per comprarsi l’uniforme obbligatoria e un paio di scarpe.
Nella capitale Lusaka queste contraddizioni sono ancora più evidenti: lontano dai quartieri residenziali del centro, continuano a crescere aree informali, densamente popolate, dove affluisce la popolazione che arriva dalle campagne. La disoccupazione è prevalente e il disagio sociale assume tutte le forme possibili.
In questi contesti le violenze contro i minori sono purtroppo un’emergenza sociale: abusi fisici, sessuali, psicologici anche a danno di bambini molto piccoli, alimentati non solo dall’estrema povertà e conseguente frustrazione e disperazione, ma anche dall’uso di alcol e droghe che fomentano comportamenti violenti.
Lusaka opera “ULEMU, No One Excluded”, una ONG locale che gestisce un centro antiviolenza in uno dei quartieri più degradati della capitale. Ogni anno sono centinaia i minori vittime di violenza che accedono al centro: stuprati, picchiati selvaggiamente o abbandonati e completamente soli.
Gli stupri avvengono per lo più all’interno del nucleo familiare: il padre, il nonno, lo zio, il compagno della madre, a volte un vicino di casa. Le vittime sono preadolescenti e adolescenti. Le punizioni corporali, molto praticate nello Zambia, raggiungono a volte livelli di brutalità inconcepibili.
Lo Zambia ha una legislazione di tutela dei diritti dei minori in linea con gli standard internazionali, ma la sua applicazione è frenata da una serie di fattori che spesso lasciano impunito l’aggressore.
L’allontanamento della vittima di abusi si rende necessario, infatti i minori diventano oggetto di forti pressioni, se non di minacce, soprattutto nel caso si arrivi al processo.
Mettere la vittima in sicurezza è difficile per l’assenza di strutture di accoglienza per minori, che nello Zambia sono poche e sempre affollate. Ulemu si è più volte trovata nelle condizioni di dover rimandare una ragazzina nello stesso contesto in cui la violenza era avvenuta e dove, con ogni probabilità, si sarebbe ripetuta.
Descrizione del progetto
La Goccia ha deciso di intervenire e ad aprile 2023 è stata aperta Cherished Home, una casa di accoglienza per bambine e ragazze vittime di violenza.
La casa si trova nella periferia di Lusaka, in un luogo sicuro: dispone di 20 posti, distribuiti in tre camere da letto dove le ospiti vengono divise per fasce di età. La casa è circondata da un grande giardino, dove le ragazze possono distrarsi in attività sportive o di giardinaggio. Presso Cherished Home lavorano il direttore, responsabile della gestione della casa, una assistente sociale che tiene i contatti con i servizi sociali zambiani, 4 operatrici sociali che a turno si occupano 24 ore su 24 delle ragazze, della loro educazione e istruzione (molte delle vittime non possono andare a scuola per ragioni di sicurezza), oltre alle cuoche e ad un servizio di vigilanza. Le vittime godono anche di sedute regolari di psicoterapia, che aiutano le ragazze a superare i traumi subiti. Il nostro obiettivo è garantire alle minori vittime di violenza un luogo dove possano trovare l’affetto, serenità e la sicurezza necessarie a superare i traumi subiti, in attesa di trovare, in accordo con le autorità locali, una sistemazione sicura e a lungo termine per il reinserimento nella società.
La storia di Rose
Rose, nome di fantasia, ha 12 anni. Ha sempre vissuto con il nonno e solo nell’ultimo anno si è trasferita dalla madre. La donna, vive con un compagno che inizia ad abusare della figlia. Mostra alla bambina filmati pornografici e poi le usa violenza.Un parente scopre gli abusi e viene informata anche la polizia. La madre, per proteggere l’uomo e la propria reputazione, cerca di impedire in ogni modo la testimonianza della bambina in tribunale; arriva al punto di minacciare di uccidere la figlia. Intervengono i servizi sociali zambiani, che portano la bambina al sicuro alla Cherished Home in attesa del processo. La polizia dà ordine di non consentire contatti tra Rose e sua madre, che però minaccia gli operatori della casa di accoglienza. Rose, oggi ha 13 anni ed è una ragazzina sveglia, ma si sente in colpa: la madre le ha fatto credere che una sua testimonianza contro c0lui che l’ha ripetutamente abusata potrebbe far finire lei e il fratellino sulla strada.
Per ora Rose non se la sente di testimoniare; la sua vita è sospesa.
Per ragioni di sicurezza non può uscire dalla casa e dunque non può andare a scuola.
E’ seguita dagli operatori di Cherished Home e segue regolari sedute di psicoterapia, nella speranza che maturi consapevolezza di ciò che ha subito e agisca di conseguenza.
Foto - Cherished Home
Fondi inviati
Anno 2023: euro 81.000,00